Ogni anno gran parte dei cittadini in possesso di un veicolo devono pagare il bollo dell’auto, una tassa che concede alla stessa il diritto di circolare su strada. Ma cosa succede a chi decide di fare il furbetto e non pagare?
Le sanzioni finalizzate a scongiurare il mancato pagamento del bollo auto sono di diversa natura e comunque applicabili in casi specifici. Precisiamo però che tali sanzioni non sono solo di natura tributaria: infatti oltre ad attuare sanzioni pecuniarie, le possibili ripercussioni attuate in risposta a un mancato pagamento del bollo possono anche negare il diritto stesso, ovvero il diniego permanente a circolare su strada.
Avvio del procedimento
Qualora la Regione di residenza venga a scoprire un mancato pagamento del bollo auto da parte di un cittadino, a partire dal 1° gennaio successivo alla data di pagamento dovrà inviare un avviso di pagamento entro e non oltre 3 anni. Scaduto tale termine il pagamento cadrà il prescrizione. Se i termini vengono invece rispettati, la somma viene iscritta a ruolo e comunicata all’Agente della riscossione, il quale dovrà notificare la cartella entro due anni, pena la decadenza del bollo stesso. Ad avvenuta notifica si dovrà avvisare il cittadino con un sollecito di pagamento o con un avviso di pignoramento.
Chi paga in ritardo
C’è una bella differenza tra chi paga senza rispettare le scadenze e chi non paga senza farsi troppi problemi. E ciò è ben visibile già dalle sanzioni stesse. Se infatti il ritardo va dal 15° al 30° giorno di ritardo si applica una sanzione pari all’1.50% dell’imposta con l’aggiunta di interessi legali pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo.
Dal 31° al 90° giorno invece la sanzione ha un valore dell’1,67% dell’ammontare dell’imposta con l’aggiunta di interessi legali pari 0,2% per ogni giorno di ritardo.
Dal 91° giorno di ritardo fino a un anno dalla data di pagamento si attua una sanzione pari al 3,75% dell’imposta, maggiorata dello 0,2% di interessi legali per ogni giorno di ritardo.
Se il mancato pagamento supera l’anno si avrà una sanzione pari al 30% più interessi pari all’1% per ogni semestre di ritardo.
Chi non paga il bollo
Tuttavia esiste sempre qualche furbetto che decide di non pagare il bollo dell’auto pensando di farla franca. Infatti, a procedura di segnalazione ultimata e cartella ricevuta, si hanno 60 giorni per pagare l’imposta con le dovute maggiorazioni, altrimenti le autorità competenti saranno costrette ad attuare il fermo amministrativo dell’auto. In questo caso si avranno 30 giorni di preavviso, ma il fermo potrà essere evitato solo se il proprietario dimostrerà di essere un professionista o un imprenditore e l’auto serve per lavoro. Viceversa, a fermo deciso, non si potrà circolare su strada e, nel caso in cui l’auto sia posteggiata in strada, necessiterà avere copertura assicurativa. Il fermo non determinerà comunque l’impossibilità di vendere l’auto che tuttavia verrà acquistata compresa di sanzione. Si potrà tornare a circolare solo se si chiede la dilazione del pagamento.
Ma non è tutto! Le sanzioni infatti, come citato all’inizio, possono determinare anche la negazione del diritto di circolazione stesso, e ciò è possibile nel momento in cui, nei casi peggiori, si venga radiati dal Pra (Pubblico registro automobilistico): in questo caso il veicolo in questione non potrà mai più circolare su strada.
In altri casi invece può essere determinato il pignoramento, tramite il blocco del conto corrente, della pensione (sottraendo alla stessa una somma pari a 672,10€ e pignorarne massimo 1/5 del risultato per gli scopi fiscali) e dello stipendio fino a 1/5 dello stesso.
Non resta allora che stare attenti continuamente sulla propria situazione fiscale relativa al bollo dell’auto, accertandosi di essere in regola, e magari controllare di tanto in tanto la scadenza visitando il sito dell’Agenzia delle Entrate, della Regione o dell’Aci.